Roma

Ristoranti Roma e provincia
Restaurants Roma

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RISTORANTE
Restaurant
UBICAZIONE
Location
Il Casale delle Ginestre Fiumicino Tragliatella
L'Insalata Ricca Roma
Ambasciata d'Abruzzo Roma
Ristorante Bel Poggio Roma
La Fiorentina Roma
Cantina Tirolese Roma
Ar Montarozzo Roma
L'archeologia Roma
Ristorante da Baffone Velletri

I nostri consigli per mangiare bene nei ristoranti in Roma e Provincie.

La cucina romana ha subito l’influenza non solo del Lazio, ma anche delle regioni che la attorniano: Umbria e Abruzzo.
Ha origini popolari e contadine, che si rispecchiano in piatti come le “Bruschette”, le “Fettuccine all’uovo”, gli spaghetti Aglio e Olio o al Cacio e Pepe, o ancora al tonno.
Il primo piatto più conosciuto sono sicuramente i “Bucatini all’Amatriciana” o alla Carbonara.
Sono pietanze tipiche del luogo anche la Porchetta, soprattutto è famosa quella di Ariccia, i “Carciofi alla romana”, i “Saltimbocca alla Romana” e il “Fritto alla Romana” e l’Abbacchio allo Scottadito”.
La cucina romana fa anche un abbondante utilizzo di fagioli e cotiche.
Immancabili anche la “Coda alla Vaccinara” e i “Gnocchetti alla Romana” che la tradizione vuole siano mangiati esclusivamente di giovedì.
Il dolce più tipico è la “Crostata con Ricotta”.
Anche i vini abbondano sulle tavole romane: un esempio sono il “Castelli Romani”, il “Frascati”, “il Montecompatri Colonna”, il “Marino” e il “Colli Albani”, tutti rigorosamente Bianchi e D.O:C. Tra i rossi rientrano il Cesanese del Piglio e il Cerveteri.

>Informazioni turistiche città di Roma

BASILICA DI SAN PIETRO
Il colonnato di S.Pietro progettato da Gianlorenzo Bernini rappresenta la prima architettura realizzata all’aperto e nascondeva la basilica allo spettatore che proveniva dall’esterno, che avrebbe dovuto scoprire attraverso le colonne il gioco di angoli, prospettive e luce elaborate dall’architetto. Ma l’apertura nel 1900 di Via della Conciliazione ha completamente stravolto il significato dell’opera, che oggi si erge maestosa e, a colpo d’occhio, appare eccessivamente monumentale. L’interno sostanzialmente sobrio è acceso dal famoso baldacchino inventato da Bernini e da alcuni monumenti funerari. Da visitare il Museo storico-artistico Tesoro di S.Pietro, le Sacre Grotte Vaticane, la salita alla cupola di S.Pietro con panoramica sulla città. A circa 800 metri di distanza si arriva all’entrata dei Musei Vaticani, che ospitano la celebre cappella Sistina di Michelangelo, ma soprattutto le sale dipinte da Raffaello Sanzio e numerosi dipinti di pregevole rifinitura.

CASTEL S. ANGELO
Iniziato nel 123 d.c probabilmente per volere dell’imperatore Adriano, per collegarlo alla città venne costruito il “pons aelius”, il ponte S.Angelo. Inizialmente doveva ospitare il mausoleo di famiglia all’interno erano state create tre aule sovrapposte per le tombe imperiali, ed una rampa elicoidale. L’attegiamento difensivo di Aureliano cambierà il volto della struttura che verrà trasformata in avamposto fortificato con la costruzione delle mura e delle torri. All’interno il Museo Nazionale di Castel S.Angelo ospita delle raccolte di ceramiche, armi antiche, arredi e dipinti rinascimentali.
Qui davanti venne giustiziata la giovane Beatrice Cenci [leggi la storia], vittima e poi carnefice del genitore.
Nel castello si possono visitare tutti gli ambienti, dalla prigione, agli appartamenti del Pontefice a tutte le numerose sale ricche di decorazioni. Tra queste la sala dell’Apollo con affreschi della scuola di Pierin del Vaga; la cappella di Leone X con sculture rinascimentali; le sale di Clemente VII con opere di Giulio Romano e Luca Signorelli; la loggia di Paolo III opera di Raffaello da Montelupo; la loggia di Giulio II del Bramante; l’appartamento di Paolo III con la sala Paolina decorata da del Vaga, Domenico Beccafumi e altri; la sala dell’Adrianeo e la sala dei Festoni con alle pareti S. Gerolamo di Lorenzo Lotto.
L’itinerario prosegue attraversando il secondo ponte davanti al castello che ci conduce verso Piazza Navona. Una volta attraversato, poco dopo a sinistra, di fronte a Largo Tassoni inizia Via dei Banchi Nuovi. Qui nel palazzetto al numero 4 visse Carlo Maderno, l’importante architetto che cambiò il volto dell’architettura cittadina nella Roma Barocca. La strada conduce a Piazza dell’Orologio, elaborato con maestria da Federico Borromini. Da qui giriamo a Via dei Filippini che ci conduce davanti a Chiesa Nuova, progettata da Martino Longhi il Vecchio [1575-1605]. All’interno gli affreschi della volta sono di Pietro da Cortona mentre il dipinto dietro il ciborio di Pietro Rubens. Da qui siamo vicini a Piazza Navona

FONTANA DI TREVI
Progettata da Nicola Salvi, il tema è il mare vi è rappresentato un cocchio a forma di conchiglia trainato da cavalli marini che sono preceduti da tritoni, la grande statua di Oceano [di Pietro Bracci] affiancata nelle nicchie laterali dalla Salubrità e dall’Abbondanza, entrambe di Filippo Della Valle. La fontana è un perfetto esempio di fusione di scultura e architettura barocca. Suggestivo lo spettacolo acquatico. [leggi la descrizione architettonica]. L’itinerario prosegue lungo Via San Vincenzo e Via dei Lucchesi che ci conduce a Piazza della Pilotta, dove si trova l’Università Gregoriana. Poi costeggiamo Via del Vaccaro che si conclude a Piazza Ss.Apostoli dove si trova la chiesa costruita da Pelagio I° e completata tra il 560 e il 573 da Giovanni III° in seguito ristrutturata da Francesco e Carlo Fontana in stile barocco. All’interno davanti all’altare maggiore è collocato un grande baldacchino, sorretto da quattro colonne di porfido. La pala d’altare, la più grande di Roma, è di Domenico Muratori. Davanti alla chiesa incontriamo la Galleria Colonna [aperta al pubblico il sabato dalle 9 alle 13 oppure su prenotazione] che ospita pittura in prevalenza manierista e barocca Guido Reni, Carracci, Bronzino, Ribera, Lotto, Tintoretto, Rubens, Poussin. Terminata la visita si percorre Vicolo del Piombo che confluisce su Via del Corso all’altezza della Galleria Doria Pamphilj [dalle 10 alle 17 chiuso il giovedì] importante pinacoteca in cui si possono ammirare i quadri di Raffaello, Tiziano, Caravaggio, Bernini, Rubens, Velasquez. Usciti dal museo su Piazza del Collegio Romano alla sinistra s’intravede l’ex chiesa di Santa Marta [Affreschi del Gaulli], oggi utilizzata come spazio espositivo. Usciti percorriamo Via di S.Ignazio che ci conduce alla piazza e alla chiesa eretta tra il 1626 e il 1650 in base ai progetti di Carlo Maderno mentre la grandiosa volta della navata venne completamente affrescata da Andrea Pozzo [1685]. Seguendo Via del Carovita ci ritroviamo su Via del Corso e voltando a destra arriviamo davanti alla chiesa di San Marcello. Distrutta da un incendio nel 1519 fu ricostruita su disegno di Jacopo Sansovino mentre la facciata barocca fu elaborata da Carlo Fontana. [1682-83]. All’interno gli affreschi della volta realizzati da Perin del Vaga, Daniele da Volterra, Pellegrino Tibaldi [ca 1526-30]. Usciti dalla chiesa si raggiunge Piazza Venezia.

COLOSSEO
Il monumento più famoso di Roma era in realtà un’arena dove si organizzavano competizioni e giochi non proprio edificanti, e spesso crudeli. Costruito sopra un lago artificiale nel 79 d.c per volere di Vespasiano, il cosiddetto “Colosseo” [9-19.30 tutti i giorni] venne inaugurato da Tito per i 100 giorni di sport e giochi. Nel 1312 si mise fine allo spoglio della struttura, divenuta fonte di materiali per l’edilizia. Facciata alta 50 metri, arena ellittica di 86m x 54m. Nei sotterranei le famose gallerie per i leoni. In prossimità dell’anfiteatro si erge l’ Arco di Costantino, un ottimo esempio di riciclaggio di materiali di spoglio avvenuto durante la crisi dell’impero di Massenzio, nel 312 d.c. I rilievi appartengono così a tre periodi diversi all’età traianea, adrianea, aureliana. Non molto distante dal Colosseo, all’interno del Parco del Colle Oppio, è stata rinvenuta la Domus Aurea, la zona residenziale di Nerone sorta dopo l’incendio del 64 d.C.