Modena

Ristoranti Modena e provincia
Restaurants Modena

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RISTORANTE
Restaurant
UBICAZIONE
Location
Le Macine Mirandola
Locanda del Feudo Castelvetro
La Noce Modena
Ristorante Al Cenacolo Modena
Ristorante Vinicio Modena
Trattoria Ristorante Da Felice Modena

I nostri consigli per mangiare bene nei ristoranti in Modena e Provincie.

Le cucina modenese ha radici umili, ma nel tempo si e’ intrecciata con le nobili usanze della corte estense.
Nei ristoranti di Modena un pranzo comincia con i prelibati salumi nostrani, tra cui eccelle il prosciutto crudo DOP (Denominazione d’Origine Protetta), ottimi anche come piatto freddo accompagnati dalle crescentine o tigelle, focaccine cotte nel forno a legna, oppure dai burlenghi, una sorta di crêpe sottile e croccante.
Si prosegue con i tortellini in brodo, ripieni di carne di maiale, prosciutto e parmigiano, mentre tra i classici secondi troviamo il cotechino (preparato anche “in galera”, cosi’ detto dalla fetta di manzo che lo avvolge) e lo zampone IGP (Indicazione Geografica Tipica), accompagnati da lenticchie e pure’ di patate.
A proposito dei tortellini, e’ d’obbligo ricordare che si tratta di un prodotto protetto dal marchio della Camera di Commercio di Modena, in modo che vengano sempre rispettati i criteri di produzione, a partire dagli ingredienti. Esiste una certa rivalita’ con Bologna per quanto riguarda la paternita’ di questa squisitezza, inventata, pare, da un cuoco di Castelfranco, posta a meta’ strada tra le due citta’, che aveva contemplato in sogno la perfezione estetica della dea Venere e del suo ombelico, a cui si ispiro’ per la nuova creazione.
Verso gli Appennini l’alimentazione diventa piu’ sanguigna e propone carne alla cacciatora, fagioli e cotiche, funghi, salsicce e formaggi.
Altri piatti da provare nei meravigliosi ristoranti della provincia sono la bomba di riso, uno sformato ripieno di piccione e funghi, i bocconcini alla modenese, piccoli panini imbottiti e fritti, il bollito misto modenese e, come tocco finale, un pezzetto di Parmigiano Reggiano, la cui zona di produzione copre anche parte del modenese.
Su tutto, come dimostra un noto spot, si possono versare alcune gocce di Aceto Balsamico di Modena DOP, preparato rigorosamente col mosto d’uva trebbiano secondo un’antica tradizione.
I dolci hanno la loro dignita’, ma si gustano meglio a merenda che dopo il pasto, gia’ appagante di per se’. Tra questi citiamo il bensone, innaffiato col Sassolino e da gustare accompagnato da un bicchiere del tradizionale nocino, la torta Barozzi, piuttosto ricca di burro, cioccolato e al sapore di caffe’, la colomba di Pavullo, farcita con marmellata di pere e mele, uva passa e pinoli, gli sguazaròt della Bassa, i zucarèin montanari e gli amaretti di S.Geminiano. Quand’e’ stagione non ci si puo’ perdere una fetta di castagnaccio, fatto con farina di castagne, mentre solo durante le feste natalizie si gusta il pane di Natale, ricco di frutta secca, candita, cacao cioccolato e scorza di limone. Altre specialita’ del periodo sono i tortelli fritti, ripieni di marmellata o di mostarda di Carpi, il savor, fatta col mosto cotto, e la zuppa inglese.
Un prodotto pregiato della zona sono le ciliegie di Vignola, nere e dolci¸ l’uva invece e’ il frutto a cui si deve il compagno di ogni convivio, il Lambrusco, che puo’ essere di Sorbara, Grasparossa di Castelvetro e Salamino di Santa Croce.